Brevetti internazionali

A volte il lancio di un prodotto su un mercato estero deve essere preceduto da una estensione di un brevetto o di un marchio, o come minimo da una verifica dell’applicabilità di brevetti o marchi ottenuti precedentemente. A quante aziende è capitato di introdurre idee su nuovi mercati per poi assistere alla loro replica da parte di aziende più strutturate sul territorio e con numerosi canali distributivi già aperti e collaudati? Oppure di scoprire che in quella nazione il proprio prodotto non è brevettato? Proteggere i propri sforzi (nuovi prodotti nascono da investimenti ingenti in termini di tempo, prototipazione e sviluppo) è un’azione importante e delicata.

Cosa chiedere all’ufficio brevetti? Che tipo di brevetto internazionale può essere utile? In quali Paesi conviene depositare immediatamente un brevetto appena ottenuto o richiesto? E per quanto riguarda un marchio? Per rispondere a queste domande è necessario un piano di sviluppo verso l’estero concreto e condiviso, che giustifichi i relativi investimenti. E poi, sono necessari professionisti con esperienza diretta in questi argomenti specifici, che lavorino in modo coordinato con gli uffici tecnici, marketing e commerciali delle aziende.

Personalmente ho seguito con successo più di qualche brevetto internazionale (Europa e USA), in vari settori, fino al loro ottenimento, e ho partecipato anche a qualche causa legale per contenziosi brevettuali.

 Change Management

Change Management, una definizione forse a volte abusata e che spesso genera timori all’interno delle organizzazioni.

Partiamo da un dato di fatto: le persone non amano cambiare. O meglio, la maggior parte delle persone non ama cambiare. Da qui la considerazione più semplice da fare è che la gestione del cambiamento è uno degli aspetti più difficili delle riorganizzazioni aziendali.

Riorganizzazioni che devono essere guidate da professionisti in grado di esprimere una leadership di competenza ma anche carismatica, in grado di generare entusiasmi trainanti e l’accettazione di nuovi ruoli e di processi di apprendimento coinvolgenti.

Le organizzazioni sono organismi e i loro organi vitali sono le persone. Un’azienda in cui le persone stanno male è un organismo malato, un’organizzazione in cui i dipendenti non accettano nuove sfide e cambiamenti rischia il collasso e il fallimento di progetti importanti. A lungo termine inoltre il rischio più pericoloso è la perdita di competenze e della memoria storica dell’azienda a causa delle dimissioni del management e del personale.

Il mio supporto, eventualmente in affiancamento alle Risorse Umane, è in grado di ristabilire nuove dinamiche mantenendo o ripristinando un clima aziendale idoneo. Il sistema generale è quello di pianificare la successione di cambiamenti per cercare di mantenere costante l’entusiasmo e la tensione verso l’obiettivo finale dell’azienda focalizzata e più efficiente, programmando in parallelo la formazione o la rotazione delle mansioni di tutto il personale interessato.

D’altra parte una attenzione dell’azienda verso le carriere dei singoli non può che aiutare a mantenere in azienda il personale più competente e positivo, aggiungendo un elemento di positività oltre alle semplici revisioni salariali.